Il vecchio paese di Vallebuona e il miracolo della Vergine

 

L’esodo degli abitanti di Vallebuona, avvenuto a seguito del crollo di alcuni edifici tra il 1513 e il 1600, segna l’inizio dello sviluppo del borgo di Canemorto (l’odierna Orvinio), prima di allora costituito da un castello e da un sottostante primo nucleo di case. Dell’antico abitato di Vallebuona sono ancora visibili i ruderi del castello vicino la Chiesa di Santa Maria di Vallebuona, edificata intorno al 1643 dagli stessi abitanti di Vallebuona trasferitisi a Canemorto.

Il castello, di cui oggi rimangono solamente i resti del maschio e della cinta muraria, fu costruito probabilmente nel XII sec., quando compare per la prima volta in un elenco di beni (Catalogus Baronum). Nel 1440 il castello compare ancora con il nome di castrum in una lista di castelli dei Mareri; da allora non si sa più nulla. Al castello, di cui non sono più visibili le porte di accesso, si accedeva probabilmente da un ponte levatoio.
La Chiesa di S. Maria, oggetto di recenti interventi di restauro, potrebbe essere stata costruita sui resti della più antica Chiesa di S. Pietro, edificata all’interno del castrum. La decisione degli abitanti di Vallebuona di riedificare una Chiesa nel vecchio abitato è forse successiva al miracolo, ma questa è un’altra storia…

The exodus of Vallebuona’s inhabitants in consequence of the collapse of some buildings between 1513 and 1600, establishes the beginning of the development of the village Canemorto (today’s Orvinio), previously constituted by a castle and an agglomerate of houses. Ruins of the castle of Vallebuona are still visible, these were probably constructed in the XII century. Situated nearby is the Church Santa Maria di Vallebuona, built around 1643 by the inhabitants of Vallebuona who moved to Canemorto.
The decision of Vallebuona inhabitants to rebuild a church in the ancient settlement might be the result of a miracle. It is said that one day a shepherd from Orvinio axed the ivy covering the ruins of Vallebuona and heard a women’s cry coming from the foliage, he then saw the blade of his axe stained with blood. When he ripped off the vegetation from the wall, he found a sacred image of the Virgin, the image was bleeding.
The image was carried away in a procession and was locked in the church of Orvinio. The next morning the inhabitants noticed its disappearance, they went to search for it and found it at the location where the shepherd had discovered it. Believing that the Virgin did not want to part from the old abandoned village, they decided to build the present church of Madonna di Vallebuona in that location, placing the sacred image on the high altar. Ever since, the church is subject to great devotion and every year a procession takes place in Orvinio.

Il pianto della Vergine

I ruderi delle abitazioni del paese di Vallebuona furono presto ricoperti dalla vegetazione. Si racconta che un giorno un pastore di Orvinio, recatosi al paese abbandonato con una scure per tagliare l’edera da dare alle proprie capre, dopo aver menato un forte colpo ad un ramo, sentì il grido di una donna proveniente dal fogliame e si accorse che la lama era sporca di sangue. Strappata la vegetazione dal muro, scoprì una sacra effige della Vergine che perdeva sangue da una ferita sul lato sinistro del labbro inferiore. Gli abitanti di Orvinio, a cui il pastore raccontò la visione, vennero in processione a Vallebuona e  portarono via l’immagine sacra per chiuderla nella Chiesa di Orvinio. La mattina seguente, il sagrestano, aperta la Chiesa, scoprì che era scomparsa. Gli abitanti allarmati partirono alla ricerca dell’immagine e la ritrovarono nel posto dove l’aveva scoperta il pastore. Pensando quindi che la Vergine non volesse separarsi dal vecchio paese abbandonato, decisero di costruire l’attuale Chiesa della Madonna di Vallebuona, collocando nell’altare maggiore la sacra effige.
Da allora la Chiesa è oggetto di grande devozione e ogni anno si svolge da Orvinio una processione.