Si parte! Si va a raccogliere funghi!
Lo scopo non è solo quello di raccogliere funghi ma, anche di trascorrere ore spensierate e fare lunghe, salutari passeggiate. Prima di entrare nel bosco bisogna essere ben equipaggiati e ben disposti verso l’ambiente che andremo a vivere.
Anche quando la temperatura è alta bisogna coprire braccia e gambe (abbigliamento leggero e comodo) altrimenti ci si potrebbe graffiare, ferire con la vegetazione o essere punti da insetti. E’ opportuno indossare scarponcini con la suola a “carro armato” per avere una salda tenuta del terreno. Devono essere alti alla caviglia così da evitare slogature. Il bastone lo si usa per appoggiarsi e mai per spostare il terreno danneggiando il micelio (il corpo fruttifero del fungo) sottostante ed il substrato, prezioso per la fruttificazione.
Il cesto di vimini è l’ideale per riporre i funghi raccolti ma è adatto anche un contenitore rigido ed aerato; mai buste di plastica o contenitori chiusi che non solo impediscono la dispersione delle spore ma favoriscono il deterioramento dei funghi.
E’ utile raccogliere i funghi interi; non bisogna tagliarli alla base od asportare qualsiasi altro pezzo perché potremmo eliminare una parte del carattere morfologico determinante per il riconoscimento della specie. Il modo corretto per raccogliere un fungo (con gambo) è quello di prenderlo alla base e torcerlo leggermente tirando.
Tutti i funghi sono indispensabili all’ecosistema del bosco per questo non ha senso distruggere quelli velenosi, vecchi o in fase di decomposizione anche perché dalle spore cresceranno altri funghi.
E’ buona abitudine raccogliere la quantità di funghi consentita dalla legge (tre chilogrammi) oppure soltanto quella necessaria al nostro bisogno, se minore di quella prevista dalla normativa.
Chi ama studiare i funghi potrà munirsi di bloc – notes e matita per annotare le notizie utili alla loro identificazione: luogo di raccolta, periodo e ambiente di crescita, altitudine, genere di piante (soprattutto per i simbionti), condizioni climatica anche dei giorni precedenti la raccolta.
Un coltellino servirà per sezionare i funghi allo scopo di osservarli. Una lente d’ingrandimento è adatta per esaminare meglio i caratteri morfologici.

Uscendo dal bosco con la vostra raccolta dovrete recarvi all’ispettorato micologico della ASL più vicina o da un micologo che, gratuitamente, li determineranno. Tornati a casa potrete sbizzarrirvi con le ricette in tutta tranquillità!

Per andare a raccogliere funghi nella nostra regione (Lazio) bisogna essere in possesso del tesserino
regionale rilasciato dalla provincia (legge regionale 32/1998).