Licenza estate 2019. Il Parco dei Monti Lucretili, come anche altre zone in Italia, sono state prese d’assalto dalla Lymantria dispar. Il bombice dispari o limantria (Lymantria dispar (LINNAEUS, 1758)), è un lepidottero appartenente alla famiglia Erebidae, diffuso in Eurasia, Nordafrica e America Settentrionale. È un polifago soprattutto, delle piante forestali e ornamentali, oltre che delle piante fruttifere (come melo, vite, ecc.).
Le larve sono pelose e ricoperte di peli urticanti, di colore grigiastro con una tipica doppia fila di tubercoli dorsali di colore blu verso il capo e rossastro verso la parte posteriore del corpo; a maturità possono raggiungere i 70–80 mm di lunghezza. I peli di questi bruchi possono risultare urticanti in persone particolarmente sensibili, nulla a che vedere però con la processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa (Denis & Schiffermüller, 1775) e la processionaria della quercia Thaumetopoea processionea (Linnaeus, 1758) che possono essere pericolose per l’uomo e addirittura mortali per alcuni animali.
In questi giorni, transitando all’interno delle zone colpite, si incontra un numero smisurato di farfalle; sono i maschi alla frenetica ricerca di una femmina da fecondare la quale, inetta la volo, rimane ferma sul tronco dove ha fatto al muta: è in attesa di poter deporre le numeroso uova che inizieranno un nuovo ciclo l’anno prossimo.
A parte il fatto di essere costantemente assediati dagli esemplari adulti, questi non arrecano danni; al contrario dello stato larvale, che è un vorace defogliatore in grado di arrecare seri danni ad un bosco. Infatti è inserito nell’elenco delle 100 tra le specie invasive più dannose al mondo. Mangia tutto il fogliame a partire dalle querce per estendersi su tutte le piante con foglie. Dopo il suo passaggio, le piante più deboli seccano e quelle che sopravvivono per parecchi anni non fruttificano.
I principali criteri di lotta contro la Lymantria dispar sono basati sull’utilizzo di prodotti a base di Bacillus thuringiensis ssp. kurstaki e vari prodotti biotecnologici.
La natura, comunque, fornisce i suoi rimedi: un cangiante coleottero predatore, chiamato Sicofante (Calosoma sycophanta), è un vorace predatore principalmente del Bombice dispari, della Processionaria delle querce, della Processionaria del pino; può arrivare a predare dalle 1000 alle 3000 prede a stagione, rivelandosi un efficace agente di controllo di questi lepidotteri defogliatori. E’ stato infatti utilizzato per la lotta biologica al Bombice dispari su pioppi in Francia nel 1840.
Da un sopralluogo effettuato presso la valle dell’aquila a Licenza, si è potuto constatare l’estensione dell’invasione. Tutta la bassa valle sembra colpita dalla defogliazione operata dai bruchi. Il bosco, ormai senza copertura fogliare, appare spoglio e grigio come durante il periodo tardo autunnale.
Gli alberi, stanno rigermogliando per cercare di ricostituire la chioma fogliare in quanto i bruchi sono ormai in trasformazione per diventare farfalle.
Di seguito si possono vedere le fotografie scattate in occasione del sopralluogo che rendono molto bene l’idea delle dimensioni del fenomeno. La defogliazione ora, con lo sfarfallamento degli adulti, è terminata. Le infestazioni di questa entità hanno una ciclicità di circa 10-20 anni.
Servizio Naturalistico del Parco