A trovarsi in difficoltà questa volta non è stato un cittadino del Parco, ma un giovane maschio di poiana (Buteo buteo), trovato a terra, inUna storia a lieto fine un campo, nel mese di maggio 2012, dopo un violento nubifragio, dal Coordinatore del gruppo comunale della Protezione Civile di Cineto Romano, Sig. Angelo Febi .
Pur non rientrando fra i comuni del Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili,  Cineto Romano è situato nelle immediate vicinanze e mostra con l’Area Protetta una naturale continuità paesaggistica e faunistica, tale da spingere quindi il sig. Febi a richiedere l’intervento dei Guardiaparco, in essa operanti, per salvare il giovane esemplare, rinvenuto con una grave lesione all’altezza dell’articolazione del metatarso della zampa sinistra: in pratica, a causa della frattura, l’animale non era più in grado di aprire e chiudere i propri artigli.
La perdita di utilizzo di una delle due zampe comporta, per un rapace, non solo serie difficoltà nel ghermire le prede, ma anche difficoltà in attività pratiche come il normale atterrare e sostare su un posatoio.
La poiana, dunque, stressata da una condizione innaturale che la obbligava a terra e debilitata dall’impossibilità a nutrirsi, necessitava di cure urgenti.
Senza alcun indugio viene contattato il Centro di Recupero per i Rapaci  che si trova presso la Riserva  Regionale del Lago di Vico, anch’essa, come il Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili, appartenente al Sistema Regionale delle Aree Protette del Lazio: del resto la poiana, come tutti i rapaci diurni, è protetta dalla normativa Nazionale e Comunitaria, e pertanto va affidata ad una struttura accreditata , oltre che efficiente.
Ad accogliere l’animale ed i suoi accompagnatori, il Sig. Febi, i Guardiaparco ed una operatrice del Servizio Ed. Ambientale del Parco dei Monti Lucretili, sono il collega Gianni Marangoni, esperto di rapaci e Responsabile del Centro Recupero e la veterinaria dott.ssa Martina Colopardi, che subito si attivano per pulire e studiare la ferita, vi applicano un antibiotico in gel ed effettuano un intervento di fasciatura rigida a sostegno.
Il "paziente" viene quindi affidato alle cure degli esperti: ci vorrà tempo per capire se la lesione, piuttosto grave e con un principio di necrosi, guarirà.
Se la poiana potrà recuperare l’uso della zampa sinistra, allora potrà seguire un percorso di riabilitazione in voliera, ritrovare la propria autonomia di predatore e ritornare alla libertà, originaria  in caso contrario resterà solo la prigionia della voliera…
Le speranze, già in partenza, non sono molte e più il tempo passa, senza novità, più si affievoliscono.
Poi però a luglio la buona notizia. Dalla Riserva del Lago di Vico, Gianni chiama i Guardiaparco ai Lucretili: dopo due mesi di cure, effettuate anche con l’ausilio di terapie innovative, la poiana ha avuto un’insperata e  rapidissima ripresa. Ora può finalmente tornare a casa e soprattutto in libertà!
E alla buona notizia se ne aggiunge subito un’altra: insieme al giovane maschio, nel Centro di Recupero è guarita  anche una bellissima femmina, ritrovata nella zona di Vicovaro, con una ferita ad un’ala. Perché non liberarle insieme?
La proposta ovviamente è accolta con entusiasmo, non solo dai Guardiaparco, che operano naturalmente per la salvaguardia della fauna, ma anche dal Comune di Cineto Romano, nella persona del Sindaco Amedeo Latini, il quale, sin dal momento del ritrovamento, si era sempre raccomandato affinché il rapace fosse affidato alle migliori cure possibili  e restituito alle montagne d’origine.
Così il giorno 14 agosto 2012, in occasione dei festeggiamenti di S. Maria delle Grazie, nel Comune di Cineto Romano, alla presenza del Sindaco A. Latini, dell’esperto G. Marangoni della Riserva di Vico, dei Guardiaparco ed Operatori del Parco N. R. dei Monti Lucretili, del ritrovatore Sig. A.Febi e di una folla di cittadini curiosi e festanti, entrambe le poiane vengono rilasciate e, fiere come piccole aquile, prendono il volo senza esitazione in direzione dei boschi che circondano il paese, fra la commozione e la soddisfazione di chi precedentemente l’aveva vedute ferite e stremate.
Chissà, magari l’anno prossimo ci sarà una nidiata in più!
 
Notizia del 27 Agosto 2012