Il Grande Rapace

 

I rapaci sono uccelli predatori che cacciano e si nutrono di altri animali, con una vista molto sviluppata, potenti artigli per trovare e catturare le prede e un becco ricurvo per strappare loro le carni.
Considerati al vertice delle catene alimentari, sono sensibili alle minime perturbazioni ambientali causate dall’uomo e per questo motivo costituiscono indicatori di qualità ambientale. Campagne di monitoraggio sono periodicamente effettuate al fine di valutarne il reale status di conservazione.
I Monti Lucretili sono territorio di caccia di una coppia di aquile reali (Aquila chrysaetos), ma l’area protetta ospita molti altri rapaci. Negli ambienti rupicoli può capitare di osservare  il volo del raro falco pellegrino (Falco peregrinus), mentre nelle aree boscate si possono avvistare  ilFalco pecchiaiolo (Pernis apivorus), la poiana (Buteo buteo), lo sparviere (Accipiter nisus) e  il gheppio (Falco tinnunculus). Probabile la presenza del nibbio bruno (Milvus migrans) e del biancone (Circaetus gallicus).
Tra i rapaci notturni sono presenti il gufo comune (Asio atus), l’assiolo (Otus scops), il barbagianni (Tyto alba), la civetta (Athene noctua) e l’allocco (Stryx aluca).

Raptors are predator birds that hunt and feed on other animals, they have a highly-developed sight, powerful claws to catch and hold their preys and a curvy beak to tear their flesh.
Being at the apex of the food chain, they are sensitive even to small anthropogenic pressures and for this reasons are considered good indicators of environmental conditions.
A pair of golden eagles (Aquila chrysaetos) has established a territory on the Lucretili Mountains, with a hunting territory extending across the highlands of the Scandriglia, Percile, Orvinio and Vallinfreda municipalities.
The protected area hosts many more raptor species. Around the cliffs is possible to observe the rare peregrine falcon (Falco peregrinus), while in the woody areas are found the honey buzzard (Pernis apivorus), the common buzzard (Buteo buteo), the sparrowhawk (Accipiter nisus), and the kestrel (Falco tinnunculus). The presence of the black kite (Milvus migrans) and the short toed eagle (Circaetus gallicus), is also likely.
Among the nocturnal raports, the presence is documented for long-eared owl (Asio otus), the scops owl (Otus scops), the barn own (Tyto alba), and the tawny owl (Stryx aluco).

 

Il falco pellegrino

Il falco pellegrino ha una struttura corporea massiccia, la lunghezza varia tra i 38 e i 50 cm mentre l’apertura alare dagli 80 ai 110 cm. I due sessi non si differenziano pr il dimorfismo sessuale ma per le dimensioni: la femmina, infatti, è più grande del maschio. Il becco color ardesia con la punta nera è adunco e tagliente, perfetto per dilaniare le prede, le zampe sono di colore giallo brillante e la testa è caratterizzata da una sorta di cappuccio nero che somiglia a quello indossato un tempo dai pellegrini,  da cui il nome scientifico Falco peregrinus. Facile bersaglio dei bracconieri che rubavano le uova o i pulli dai nidi e vittima dell’uso massiccio dei pesticidi soprattutto del DDT, oggi bandito a livello internazionale, il falco pellegrino, dopo lo storico declino, appare di nuovo in via di espansione grazie alla legislazione che protegge la specie. E’ tutelato a livello comunitario dalla Direttiva Uccelli e a livello nazionale da norme che ne vietano la caccia. Oggi le principali minacce per questi uccelli sono rappresentate da attività sportive (arrampicata) e dalla realizzazione di elettrodotti che possono disturbare i falchi durante lo svezzamento dei piccoli, con conseguente abbandono del nido. I falchi pellegrini sono gli uccelli più veloci al mondo, quando si lanciano in picchiata su una preda possono superare i 250 km/h. Una curiosità su questa specie: i maschi quando conquistano una femmina si legano a lei per tutta la vita. Un segreto? Sono ladri di nidi: cacciano i Corvidi dalle loro "case" o occupano abusivamente i rifugi di altri rapaci.