Nascita e scomparsa dei castra nella Valle del Licenza. Il sito di Colle Spogna

 

A partire dal X sec., secondo lo storico Pierre Toubert, il Lazio fu interessato da un fenomeno, dallo stesso definito “incastellamento”, caratterizzato dalla costruzione di diversi castra o villaggi fortificati e dal conseguente progressivo abbandono dei precedenti insediamenti sparsi.
Nella Valle del Licenza per i siti di Castel del Lago, Macla, Petra Demone, Civitella, Licenza si può parlare di castelli a partire dall’XI sec., mentre per Spogna, Orvinio e Percile si parla di castrum solo a partire dal secolo successivo (XII secolo). Peraltro, non si può escludere che il processo di incastellamento di questi ultimi possa essere iniziato parallelamente agli altri. Sola eccezione è Roccagiovine, dove con certezza si può affermare che il castello fu costruito solo nel XIII secolo.
Secondo Toubert, la motivazione principale che è all’origine del fenomeno dell’incastellamento è prevalentemente economica e non legata ad esigenze difensivistiche. Ma la costruzione di castra a quote elevate come nei casi di Petra Demone (1211 m), Spogna (1147 m), Castel del Lago (781 m), non può essere spiegabile solo come scelta economica, tanto più che si tratta di siti difficilmente raggiungibili e non prossimi ad aree fertili. La loro posizione era prima di tutto strategica ed egemonica e permetteva di tenere sotto controllo l’intera valle, le vie di comunicazione e tutti i territori circostanti, dando risposta alle esigenze delle signorie locali, sia laiche che monastiche, in continuo conflitto tra loro.
Se la datazione della nascita dei castra è in parte avvolta dalla nebbia delle incertezze, la datazione e le motivazioni della loro scomparsa lo sono ancora di più. Certo è che i primi insediamenti ad essere abbandonati furono quelli strategici di alta quota, troppo lontani dalle principali arterie di comunicazione e dalle fertili aree della Valle del Licenza (Castel del Lago, Petra Demone, Spogna).

According to the historian Pierre Toubert, with the beginning of the XI century, Latium has been affected by a phenomenon defined by him as Incastellamento (development of castles and fortifications). This is characterized by the construction of several Castra, (fortified villages), and by the resulting abandonment of the existing, and dispersed  settlements.
In the Licenza valley, castles existed at the sites of Castel del Lago, Macla, Petra  Demone, Civitella and Licenza from the beginning of the XI century, whereas Spogna, Orvinio and Percile are defined as Castrum only from the following century. Their position was strategic and enabled the control of the entire valley.
The first settlements to be abandoned were those of high altitude, too distant from the road network and from the rich areas of the valley (Castel del Lago, Petra Demone, Spogna).
Presently, the archaeological site of Spogna is across all sites in the Licenza Valley the one that could provide the most information through further research. In fact, the well visible infrastructures, and the discovery of numerous clay fragments, have given the possibility to generate a hypothesis of the organization of the Castrum.

Il castrum di Spogna

Il sito archeologico di Spogna è nella Valle del Licenza quello oggi che, attraverso ulteriori ricerche,  potrebbe fornire maggiori informazioni, essendo stato possibile ricostruire un’ipotesi di organizzazione del castrum attraverso lo studio delle strutture ben visibili e dei numerosi frammenti fittili rinvenuti.
Le mura di cinta dell’abitato seguivano l’andamento del terreno e inglobavano, con molta probabilità, due torri di difesa prospicienti la vallata Sud, mentre il lato settentrionale era probabilmente sprovvisto di elementi difensivi, essendo il colle molto acclivo su tale versante. Ma la principale struttura difensiva era una costituita da una rocca, localizzata nel punto più alto del colle.
Nella registro del Sale e Focatico il castello compare nel 1416 fra le terre disabitate e nel 1448 è indicato come “distrutto”.