La grotta di Casa Nuvola, un ambiente da tutelare

La grotta, localizzata sul versante meridionale del Monte Calvario, è la maggiore per sviluppo dei Monti Lucretili. Una prima galleria, dopo un primo tratto orizzontale e uno successivo sub orizzontale, termina in un pozzo alto 10 m di collegamento con la sottostante seconda galleria; di qui un altro pozzo di 6 m porta all’ultima galleria. La prima galleria è caratterizzata dalla presenza di detriti, mentre le altre due sono coperte da uno strato di 40-50 cm di guano di chirotteri, in certe stagioni numerosissimi. In particolare è stata rilevata la presenza di due specie di interesse comunitario: il ferro di cavallo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum), il ferro di cavallo euriale (Rhinolophus euryale).

  The cave located on the southern side of Mount Calvario is the largest in the Lucretili Mountains and hosts various species of chiropterans, aka bats, and in certain periods even a vast number of them. These mammals, hide in the cave during hibernation, for the daytime rest, to reproduce, to give birth, and to raise their pups. The underground environment is the ideal place for hibernation as the microclimate conditions are very stable throughout the day and during the year.
Alterations of this fragile underground environment would lead to serious consequences for its small winged tenants. Therefore, during the period of reproduction and hibernation any human activity, except for study and monitoring purposes, should be avoided. Chiropterans have a very important role in maintaining the biodiversity as they regulate the populations of insects on which they prey.

I chirotteri

I chirotteri, parola di origine greca che significa “mano alata”, sono mammiferi, comunemente noti come pipistrelli. Il nostro pianeta ospita più di 1100 specie, prevalentemente insettivore, meno frequentemente frugivore, nettarivore, piscivore e, in solo tre casi, ematofaghe (prediligono cioè il sangue).

Mediante un sistema, detto di ecolocazione, emettono impulsi ad alta frequenza dalla bocca o dalle narici, riuscendo così a scandagliare l’ambiente circostante per percepire, localizzare e identificare prede o ostacoli.

Alcune specie preferiscono rifugiarsi nelle cavità degli alberi, nelle nicchie dei manufatti o sotto i ponti, altre, definite “troglofili”, amano rintanarsi in grotte e caverne per trascorrervi il letargo, per il riposo diurno, per l’accoppiamento, per il parto o per allevare i piccoli. Gli ambienti sotterranei naturali  sono i luoghi più idonei per la fase di ibernazione, perché le condizioni microclimatiche si mantengono pressoché inalterate nel tempo. La frequente turisticizzazione, le attività speleologiche e archeologiche e le visite guidate possono apportare alterazioni significative al delicato ecosistema degli ambienti ipogei con gravi conseguenze per i loro piccoli inquilini alati. Questi animali, se svegliati ripetutamente, possono arrivare alla fine dell’inverno senza riserve energetiche sufficienti o essere talmente debilitati da non riuscire a riprendere l’attività di caccia e di riproduzione. Durante la stagione riproduttiva la presenza umana può, invece, causare agitazione nella colonia, con perdita di esemplari a causa di aborti o caduta dei piccoli dai punti di appiglio. I piccoli mammiferi volanti sono in forte declino e rientrano nell’elenco delle specie minacciate di estinzione, per cui dal punto di vista legislativo sono particolarmente protetti. Sarebbe opportuno evitare qualsiasi frequentazione antropica nella stagione riproduttiva e di ibernazione se non per ragioni di studio o monitoraggio. I chirotteri rivestono un ruolo molto importante per il mantenimento della biodiversità esercitando una funzione di controllo delle popolazioni di insetti. In particolare, la loro presenza nelle aree agricole è associata ad una riduzione del numero di insetti dannosi per le colture, un’azione ecologica naturale che potrebbe permettere di ridurre l’uso di fitofarmaci.