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Federica Piretro

Questo articolo è un estratto della tesi di laurea di Federica Piretro (1) che a suo tempo grazie al Prof. Pino Boero, già a conoscenza del nostro lavoro con Gianni Rodari, contattò l’Ente Parco e il Servizio Educazione Ambientale per alcune informazioni…

 

Il Manifesto ecologico – pacifista di Rodari

 

Una rivisitazione moderna degli sciamani indiani con l’importante compito di riferire i sentimenti e gli umori degli altri esseri con cui il suo popolo convive nello stesso territorio (in tale rilettura si scorgono i principi fondamentali del bioregionalismo) è presente nel testo poetico Un signore maturo con un orecchio acerbo di cui ritengo opportuno, in questa sede, riportarne il testo integrale:

Un giorno sul diretto Capranica-Viterbo
vidi salire un uomo con un orecchio acerbo.
Non era tanto giovane, anzi era maturato
tutto, tranne l’orecchio, che acerbo era restato.
Cambiai subito posto per essergli vicino
e potermi studiare il fenomeno per benino.
Signore, gli dissi dunque, lei ha una certa età
di quell’orecchio verde che cosa se ne fa?
Rispose gentilmente: – Dica pure che sono vecchio
di giovane mi è rimasto soltanto quest’orecchio.
E’ un orecchio bambino, mi serve per capire
le voci che i grandi non stanno mai a sentire.
Ascolto quel che dicono gli alberi, gli uccelli,
le nuvole che passano, i sassi, i ruscelli.
Capisco anche i bambini quando dicono cose
che a un orecchio maturo sembrano misteriose.
Così disse il signore con un orecchio acerbo
quel giorno, sul diretto Capranica-Viterbo.

 

In questo testo semplice, piacevole, definito il manifesto ecologico dello scrittore, c’è molto del suo pensiero e vi trova spazio la capacità di comprendere ciò che i bambini dicono, quelle che sono le aspirazioni ed i sogni che i grandi, oramai, non riescono più ad ascoltare perché poco attenti e troppo indaffarati in altre cose, spesso anche di poco conto.
Ancora più significativa e meritevole di attenzione è un’altra capacità di questo signore anziano, quella di riuscire ad ascoltare la voce della natura e, quindi, delle nuvole, delle piante, degli animali, dell’acqua (nelle sue più diverse realizzazioni). Si è di fronte, con questo testo, ad un vero testamento ecologico, scritto quando ancora in Italia non esisteva un solido movimento ambientalista ma, anzi, si assisteva ai suoi primi passi. Un modo, quindi, pacifico e potente per indicare, precorrendo i tempi, la strada per un cambiamento radicale della società, del mondo.

Il Parco dei Monti Lucretili

L’Ente Parco dei Monti Lucretili (Regione Lazio) è un ente pubblico autonomo che si caratterizza per il forte impegno nell’ambito dell’Educazione Ambientale. L’organizzazione ed i  progetti in tale contesto puntano alla cosiddetta formazione ecologica; secondo questo approccio le attività ed i progetti didattici devono essere mirati all’insegnamento dei cicli e del linguaggio della natura attraverso la produzione del pensiero ecologico, la realizzazione di esperienze pratiche, la multidisciplinarietà.
È, inoltre, diretta ad una visione non più antropocentrica del mondo ma, al contrario, ecocentrica, aspetto che trova ispirazione dalla filosofia dell’ecologia profonda e dalla pratica del bioregionalismo. Si può, quindi, affermare che il Parco (seguendo questa nuova teoria) si propone, nel campo dell’Educazione Ambientale, sotto la veste per praticare uno stile di vita nuovo che sia pacifico, solidale, sobrio, rispettoso della natura.
Stefano Panzarasa, in collaborazione con l’Agenzia Regionale dei Parchi del Lazio, è partito dall’analisi della filastrocca Un signore maturo con un orecchio acerbo (nella quale si rende evidente e chiara l’immagine dello sciamano moderno che ascolta la natura, gli alberi, i torrenti e che vuole far capire alle altre persone la sacralità della Terra) per giungere all’organizzazione, in questi anni, di una ricca e varia serie di attività, tra le quali si ricordano:

  1. la realizzazione di un CD contenente 13 canzoni composte a partire da una selezione di poesie e filastrocche eco pacifiste di Gianni Rodari (oltre a quelle peralatro già citate da me nel precedente capitolo, Stefano Panzarasa musica e canta, tra le altre , anche I bravi signori, Il verbo piantare, La torta in cielo e Disco rosso).
  2. l’istituzione del Consiglio del Parco dei Ragazzi.
  3. i laboratori di Educazione Ambientale dedicati talvolta anche allo scrittore  partendo proprio dalle sue filastrocche (come nel caso di Sapori del Parco, il pane e dalla sua opera più celebre (faccio riferimento all’attività laboratoriale Gianni Rodari e la grammatica della fantasia).
  4. la nascita del Coro dell’orecchio verde, avvenuta nel 2004, che costituisce un omaggio canoro allo scrittore e poeta, alle sue poesie e filastrocche eco-pacifiste. Al loro interno vengono sviluppati volta per volta i temi, cari al poeta, della pace, della solidarietà, dell’uguaglianza e della natura. Non si mira, quindi, ad un unico obiettivo ma, al contrario, vi si possono individuare quattro scopi ben distinti:
  5. imparare a cantare in coro nel rispetto delle regole
  6. imparare a interpretare sia con l’ausilio della voce sia con i movimenti
  7. i bambini sono “costretti” a tenere un esercizio la loro fantasia e la loro capacità inventiva
  8. sviluppare il senso del rispetto per tutti gli esseri viventi e dell’amore per la natura.

Propongo, ora, l’illustrazione del progetto La pratica della fantasia, facente parte del Programma di Educazione Ambientale e Formazione Ecologica nel Parco per l’anno 2010-2011.
[…] si realizza un primo approccio allo scrittore e poeta Gianni Rodari ed al suo binomio fantastico. In un momento successivo si gioca con i bambini i quali non sono più ascoltatori passivi di storie proposte dagli adulti ma diventano loro stessi protagonisti in quanto si trasformano in inventori di storie e di favole eco pacifiste creando quindi occasioni di crescita della propria coscienza ecologica.
[…]

  1. […] Intendo ringraziare l’Ente Parco dei Monti Lucretili, ponendo l’accento sulla particolare disponibilità di Stefano Panzarasa, Responsabile del Servizio Educazione Ambientale, per avermi fornito dati indispensabili ai fini della realizzazione della tesi.

 

(1) Università di Genova, Facoltà di Scienze della Formazione – Corso di laurea in Scienze della Formazionee Primaria Indirizzo Infanzia: L’ECOLOGIA DEL PENSIERO IN RODARI, Relatore:Pino Boero, Correlatore:  Giorgio Matricardi, Anno Accademico 2009/2010.