La coppia di aquile reali (Aquila chrysaetos) è tornata a scegliere uno dei due nidi presenti nel Parco dei Monti Lucretili per la stagione riproduttiva in corso.
Il maschio e la femmina dell’aquila reale sono monogami, con la femmina di dimensioni maggiori rispetto al maschio, e possono mantenere legami di coppia che durano anche molti anni.
Quest’anno il maschio della coppia del Pellecchia è cambiato; l’adulto che da diversi anni conviveva con l’attuale femmina (che ha circa vent’anni) ha lasciato il posto (per cause sconosciute) ad un giovane di circa cinque anni, che presenta ancora una muta intermedia, con due evidenti macchie bianche sul sotto-ala e sotto la coda.
La nuova coppia, che dal mese di gennaio si è cominciata a vedere in volo a festone sulla dorsale del Monte Pellecchia, sembra decisa a riprodursi, avendo scelto il nido per la deposizione annuale.
I nidi sono in genere costruiti,  in collaborazione dal maschio e dalla femmina, fra i rami di un albero o nelle sporgenze di pareti rocciose, e possono raggiungere anche oltre un metro di diametro; ogni anno poi, se la coppia decide di stabilirsi su di un nido preesistente, questo viene rinnovato e foderato con vegetazione soffice come erba, foglie secche o verdi, muschi e licheni.
La scelta della posizione del nido è legata alla presenza di aree di caccia e di correnti termiche; la scelta di una parete rocciosa, come quella dei Monti Lucretili, può facilitare il rientro al nido con le prede catturate nelle praterie sommitali.
La femmina depone in genere due uova, covate principalmente da lei con qualche breve cambio del maschio, che in tal modo le consente di cibarsi e sgranchirsi le ali; normalmente, però, solo un piccolo riesce a raggiungere l’età adulta.
Per il successo riproduttivo, comunque, è fondamentale soprattutto la tranquillità della posizione del nido.
Disturbi antropici di qualsiasi tipo al nido (come tagli boschivi, escursionismo, blitz fotografici o di birdwatchers inesperti e chiassosi, etc.) possono provocare un’interruzione temporanea o definitiva della cova e addirittura l’abbandono, anche per anni, del sito di nidificazione.
Per questo motivo il Servizio Guardiaparco dell’Ente Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili vigila costantemente, da primavera a fine estate, sulla zona di Riserva Integrale Assoluta del Monte Pellecchia e ricorda agli interessati che, per gustare il volo della regina dei cieli, è possibile arrivare a piedi solo ed esclusivamente all’Osservatorio dell’Aquila, sito al termine del sentiero escursionistico n. 306B con partenza dalla  frazione di Civitella di Licenza.
Il monitoraggio del sito da parte dei Guardiaparco avviene con turni di servizio dedicati, che hanno permesso di conoscere le abitudini ed i comportamenti della coppia di aquile dei Monti Lucretili durante quasi tutto l’anno. Grazie a queste sessioni di osservazione, condotte con costanza ormai da circa tre anni, ed alla preziosa collaborazione dell’Associazione "Altura", che ha messo a disposizione le proprie competenze e la propria esperienza, il Servizio è ora in possesso di importanti dati ecologici ed etologici , che, continuamente incrementati dalle attività in corso, potranno essere utilizzati per la tutela di questi maestosi rapaci, indiscutibile valore faunistico del Parco.
 
Notizia del 22 Aprile 2011