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L’Orecchio Verde
Come Gianni Rodari  provò a cambiare il mondo con una filastrocca…

L’incontro con il poeta Gianni Rodari e la sua valenza educativa ecologico-pacifista.

Lo consideravo uno dei più grandi scrittori italiani per l’infanzia, poeta e creatore di bellissime favole ma un giorno è successo qualcosa di più… Circa 10 anni fa, alla fine del 2003 partecipai ad un seminario realizzato dall’Agenzia Regionale per i Parchi del Lazio sul Consiglio del Parco dei Ragazzie tra i materiali ricevuti dall’organizzatrice, Annamaria Cervoni, trovai una filastrocca di Gianni Rodari dove si parlava di un signore che con un orecchio rimastogli acerbo, bambino – verde – riusciva a capire quello che i bambini dicono, i loro sogni, le loro aspirazioni, che i grandi ormai spesso troppo indaffarati anche in cose insensate, non riescono più ad ascoltare e comprendere.
Ma nella filastrocca c’è molto ancora: con il suo singolare orecchio verde l’anziano signore riesce anche a sentire la voce della natura, delle nuvole, degli alberi, degli uccelli, del torrente… quasi un moderno sciamano che riferisce i sentimenti e gli umori degli altri esseri con cui il suo popolo convive nello stesso territorio ed è molto facile in questo passaggio chiave della filastrocca, riconoscere oggi i principi basilari dell’ecologia profonda e del bioregionalismo.
Le voci che sente l’anziano signore, da quelle dei bambini, a quelle del mondo della selvaticità (tanto importante per chi si occupa di parchi e riserve naturali), sono le voci di coloro a cui quasi mai sono riconosciuti i diritti basilari alla vita e al proprio habitat, ma che invece sono sanciti tanto dal buon senso quanto dalle leggi. Per i bambini in particolare il diritto di vivere in posti belli e puliti, di giocare e, perché no, pensare anche a come dovrebbe essere il loro mondo.
I bambini possono anche andare controcorrente rispetto agli adulti e c’è chi dice che assomigliano a volte ai profeti, a coloro che non vogliono più fare compromessi ma vogliono cambiare le cose radicalmente. Rodari come maestro di scuola scriveva simpatiche filastrocche sugli errori, il cui fine non era solo di far conoscere meglio la grammatica ma di insegnare a correggere tante storture della società in cui viviamo. Per lui dai bambini rinascevano l’utopia, la protesta civile, nuovi ideali per cambiare il mondo… Erano gli anni ’50, ’60, e ’70 tra le righe delle sue poesie e filastrocche si può ritrovare anche il moderno pensiero ecologista.
La filastrocca dell’orecchio verde Rodari la scrisse nel 1979, pochi mesi prima della sua morte. Nella sua vasta opera ricorrono tante tematiche, la pace, la solidarietà, il dono, ma forse questa è una filastrocca unica scritta quando ancora il movimento ambientalista in Italia doveva fare i primi passi, una sorta di testamento ecologico… E allora ecco emergere uno dei sensi più profondi dell’essere un grande poeta, un sognatore, un visionario, un ribelle che con la sua sensibilità ci indica in modo pacifico e potente una via per un cambiamento radicale…
Un signore maturo con un orecchio acerbo è una delle cose migliori che Gianni Rodari ci ha lasciato, l’ho musicata e la canto ormai da tanti anni insieme ai bambini delle scuole dove lavoro e quando li sento cantarla con me, divertiti e felici, sono proprio commosso. Forse qualcuno di loro riuscirà veramente a cambiare il mondo…
Da questa semplice ma profonda filastrocca sono nate tutta una serie di iniziative e laboratori dedicati al grande poeta che alla fine sono pure confluiti nel nostro Programma di Educazione Ambientale e Formazione Ecologica in uno dei tre contenitori “La pratica della fantasia”.

Un signore maturo con un orecchio acerbo

 

Un giorno sul diretto Capranica-Viterbo
vidi salire un uomo con un orecchio acerbo.
Non era tanto giovane, anzi era maturato
tutto, tranne l’orecchio, che acerbo era restato.
Cambiai subito posto per essergli vicino
e potermi studiare il fenomeno per benino.
Signore, gli dissi dunque, lei ha una certa età
di quell’orecchio verde che cosa se ne fa?
Rispose gentilmente: – Dica pure che sono vecchio
di giovane mi è rimasto soltanto quest’orecchio.
E’ un orecchio bambino, mi serve per capire
le voci che i grandi non stanno mai a sentire.
Ascolto quel che dicono gli alberi, gli uccelli,
le nuvole che passano, i sassi, i ruscelli.
Capisco anche i bambini quando dicono cose
che a un orecchio maturo sembrano misteriose.
Così disse il signore con un orecchio acerbo
quel giorno, sul diretto Capranica-Viterbo.

Di seguito si riportano le principali iniziative realizzate nel corso degli anni (dal 2004) nell’ambito di quello che ormai è un vero piccolo grande progetto in memoria di Gianni Rodari e delle sue idee sull’amore per la natura e l’infanzia, la pace, l’uguaglianza, la solidarietà espresse in tante poesie, filastrocche eracconti:
Consiglio del Parco dei Ragazzi realizzato durante l’anno scolastico 2003/2004 e che ha coinvolto rapprentanti di tutte le scuole del Parco fino alla sessione plenaria realizzata al Castello di Palombara Sabina nel mese di giugno 2004 (si veda articolo a pg…..).
Laboratorio Coro dell’Orecchio Verde (cori di bambini e bambine che cantano le poesie e filastrocche ecopacifiste di Rodari), che ha realizzato spettacoli in occasione delle feste scolastiche e di manifestazioni culturala (tra cui ricordiamo la presentazione del premio Rodari Città di Roma – Campidoglio 2009, Festival La Torta in Cielo, Roma 2009, eccetera).
Laboratorio Parlare con gli alberi, ideato su richiesta di una bambina di scuola materna nell’ambito del Consiglio del Parco dei Ragazzi è ora una dei laboratori più importanti della nostra proposta educativa in omaggio a Gianni Rodari.
Laboratorio La grammatica della fantasia anche dedicato a Gianni Rodari e al suo famoso libro (il cui titolo da dato il nome al laboratorio) dove con varie tecniche “rodariane” (come il famoso “binomio fantastico”) si cerca di inventare storie non violente dedicate al Parco ed alla crescita della coscienza ecologica. Nel laboratorio si cerca anche di capire i limiti delle favole tradizionali (spesso ideate per giustificare i peggiori valori del patriarcato, la violenza, il sessismo, eccetera) modificando anche radicalmente le fiabe tradizionali (si veda anche a pag…… l’incontro con Jack Zipes e altri scritti).
Gruppo musicale Orecchio verde, composto da dipendenti dell’Ente e a volte da volontari che si è esibito in feste scolastiche e manifestazioni varie anche con brani originalidi propria produzione
Gemellaggi tra istituti scolastici interni ed esterni al parco in onore delle poesie e delle canzoni di Gianni Rodari che vengono cantate da classi di bambine e bambine che venendo da fuori Parco incontrano il Coro dell’Orecchio Verde della scuola di Licenza(all’interno del Programma Giorni Verdi)
Convegno “La Parola ai Poeti e ai Bambini” dedicato a Rodari che si svolge ogni anno a Licenza (si veda scheda apposita a pg. …..)
Festival “La Torta in Cielo” dedicato alle tematiche ambientali di Gianni Rodari, realizzato nel 2009 nell’ambito della Fiera “Vieni in Provincia” a Roma
Programma Regionale Giorni Verdi, organizzazione di giornate domenicali dedicate a Gianni Rodari nell’ambito della promozione turistica del Parco.
– Vari laboratori didattici e/o spettacoli  (Il pane, Parlare con gli alberi, le Orecchiette verdi, La grammatica della fantasia, L’insalata sbagliata – rappresentata e “mangiata” al Teatro Comunale di Poggio Moiano insieme a Slow Food in occasione del Terra Madre Day 2010) realizzati in riferimento a poesie e filastrocche di Rodari.
– Altre pietanze di ispirazione rodariana (Minestrone di Cipollino, Zucca al forno dell’orso) realizzate nell’ambito del Laboratorio di educazione ambientale e alimentare di Grasso Sabino.
 – la pubblicazione di materiale editoriali come poster, cartoline, e persino una libretto-raccolta di figurine…
– Inoltre Maria Teresa Ferretti moglie del poeta è stata dichiarata “Ambasciatrice del Parco dei Monti Lucretili” nel 2007, nell’ambito della Festa del Ventennale del Parco.
– Da notare che molte di queste esperienze sono state raccontate nel libro “L’orecchio verde di Gianni Rodari”, a cura di S. Panzarasa, patrocinato dall’Ente Parco e edito dalla Casa Editrice Stampa Alternativa nel 2011.
– Nel 2009 infine il Prof. Pino Boero dell’Università di Genova (già a conoscenza delle nostre attività “rodariane”) ha assegnato una tesi di Laurea all’allieva Federica Piretro sull’educazione ambientale e in particolare sul pensiero ecologico in Rodari facendo sì che l’alliva contattasse il sottoscritto per una serie di informazioni sull’operato dell’Ente in memoria di Rodari. Di seguito un estratto della tesi che maggiormente riguarda l’Ente Parco.