Il Convento di S. Nicola e i frati minori cappuccini

Il convento di S. Nicola fu costruito nel 1530 dall’Ordine francescano dei frati minori cappuccini sui resti dell’omonima chiesa medievale del XIII sec. Il complesso conventuale, il secondo in Italia ad essere fondato dall’Ordine dopo quello di Camerino, ospitava un tempo 22 monaci e comprendeva una chiesa, una biblioteca e numerose officine. Era dotato di un porticato, ora scomparso, di un pozzo e di un orologio solare, di cui rimane traccia peraltro poco visibile sul muro del chiostro, nonché di una porta di marmo ruvido sovrastato da un arco a lunetta con fregi laterali, purtroppo rubato. I grandi cipressi e i lecci secolari che sorgono dietro la struttura ci danno, in parte, un’idea di quale dovesse essere l’aspetto dell’area esterna.
Con l’entrata in vigore della legge sulla soppressione delle corporazioni religiose del 19 giugno 1866, il convento divenne proprietà del demanio dello stato. Chiuso il 13 agosto dello stesso anno, venne successivamente ceduto a privati. I monaci, ai quali furono concesse alcune camere affinché potessero custodire la Chiesa, occuparono la struttura fino al 1888, data in cui l’ultimo custode, ammalatosi, dovette partire senza che subentrassero nuovi religiosi.
Il complesso, divenuto ai primi del ‘900 residenza estiva per colonie, fu donato nel 1940 alla gioventù italiana del littorio con la destinazione d’uso di luogo di villeggiatura.
Spogliato di tutti i suoi beni durante la seconda guerra mondiale, il convento è rimasto a lungo in stato di abbandono e degrado.
L’Ente Parco intende recuperare il complesso con idonei interventi di restauro e consolidamento, individuando una destinazione d’uso funzionale ad una sua valorizzazione.

The convent of S. Nicholas was built in 1530 by the Franciscan Order of Friars Minor Capuchins on the ruins of a thirteenth century medieval church. The monastery, the second one built in Italy by the Order after the foundation of the Convent of Camerino, once housed 22 monks and included a church, a library and several workshops. In the past it was also equipped with a porch, a well, a sundial, whose tracks are now barely visible on the wall of the cloister, as well as a rough marble door, unfortunately stolen.
When the law on the suppression of religious orders of 19 June 1866 was adopted, the monastery became property of the state and since 1888 no other monk was housed. At the beginning of the XX century, it became a summer residence for the colonies and in 1940 was donated to the Italian Fascist youth corp to be used as a resort.
Stripped of all its assets during the Second World War, the convent has been in a state of neglect and decay for a long time. The Park aims to recover it with appropriate restoration and consolidation works for its enhancement.
L’Ordine dei frati minori cappuccini
L’Ordine nacque intorno al 1520 per opera del frate francescano osservante Matteo da Bascio, convinto della necessità di riabbracciare lo stile di vita fatto di solitudine e penitenza immaginato da Francesco, in controtendenza con il modus vivendi dei francescani del suo tempo. Fra’ Matteo e il gruppo dei suoi primi compagni furono in principio ostacolati dai loro stessi superiori e costretti a nascondersi alle autorità ecclesiastiche, dalle quali erano accusati di abbandono degli obblighi religiosi. Trovato inizialmente rifugio presso i monaci camaldolesi, dai quali adottarono il costume di indossare un cappuccio, nel 1528 Matteo e i suoi compagni ottennero finalmente da papa Clemente VII il permesso di vivere come eremiti e di andare ovunque predicando ai poveri. Riuniti successivamente in una congregazione, ramo dei francescani conventuali, aumentarono notevolmente di numero nel corso dei secoli, con un periodo di crisi vissuto dalla seconda metà del 1700 alla fine del 1800. L’Ordine religioso è oggi il quarto per diffusione, dopo la Compagnia di Gesù, la Società salesiana di San Giovanni Bosco (salesiani) e l’Ordine dei frati minori, con circa 10.000 frati cappuccini presenti in 106 Paesi.