Il Capriolo italico (C. capreolus italicus), sottospecie del Capreolus capreolus, è un ungulato di piccole dimensioni, agile e grazioso appartenente alla famiglia dei Cervidi, presente solo in Italia. Predilige zone collocate a bassa quota (sotto i 1200 metri s.l.m., ma possiamo trovarlo anche fino a 2.000 metri s.l.m.) costituite da boschi aperti in cui il sottobosco sia fitto, intervallate da radure o zone cespugliose necessarie per la sua tranquillità.
Il mantello si presenta giallo-arancio vivo in estate e bruno-grigiastro in inverno. La coda è assente ma nella femmina possiamo notare la “falsa coda”, un ciuffo di peli bianchi che ricopre la vulva, situato al centro della macchia chiara a forma di cuore in sede perianale detta “specchio anale”, maggiormente visibile nel mantello invernale. Mentre la femmina è priva del trofeo (palco), il maschio possiede due corna con tre punte (oculare, vertice, stocco), chiamate palchi. Il trofeo cade da ottobre a dicembre e ricresce annualmente in primavera per essere utilizzato per le dispute territoriali prima della stagione degli amori, che va da metà luglio a fine agosto. La dieta di questo cervide varia a seconda dell’habitat e della stagione. Il capriolo, a causa delle modeste dimensioni del suo stomaco, è un brucatore selettivo che sceglie alimenti facilmente digeribili ricchi di nutrimento e a basso contenuto di fibra grezza quali gemme, fiori, frutta, tenere cortecce ed erbe. Considerato in passato un animale tendenzialmente solitario, il capriolo ha, in realtà, un’organizzazione sociale complessa. A differenza del maschio, che conduce un’esistenza solitaria per gran parte dell’anno, le femmine vivono in branchi diretti da una femmina dominante, composti in media da 3-7 individui, in cui i rapporti sociali sono ben definiti e strutturati.
Il capriolo può raggiungere un’età massima di 12-18 anni.
The Italic Roe (C. capreolus italicus), subspecies of capreolus capreolus, is a hoofed animal found only in Italy. It prefers areas located at low altitude with open woods where the undergrowth is thick, interspersed with clearings or bushy areas necessary for its tranquility. His coat is bright orange-yellow in summer and grayish brown in winter. The female has no horns, but the male has two horns that fall from October to December every year and grow back in the spring to be used for the territorial disputes before the mating season, which runs from mid-July to late August. The roe preferentially eats buds, flowers, fruits, tender barks and herbs. Unlike the male, who leads a solitary existence throughout the year, the females live in herds with a dominant female. With the arrival of summer, many people go walking in the woods and in June, the roe birth period, it is occasionally possible to discover a puppy lying in the vegetation. It’s important to remember not to touch it or to pick it, because the contact with man may endanger its survival! A single stroke can “brand it” with our smell, so that the puppy will no longer be recognized by its mother.
The protection of this tender animal also depends on our will to observe it at the right distance without disturbing it.
Una questione di odore
Con l’arrivo della bella stagione numerose persone si riversano nei boschi e nel mese di giugno, periodo delle nascite del capriolo, può capitare di imbattersi in un cucciolo solo adagiato nella vegetazione. Non bisogna assolutamente toccarlo o prelevarlo, poiché il contatto con l’uomo rischia di compromettere la sua sopravvivenza! Una sola carezza può “marchiarlo”
con il nostro odore e il piccolo non sarà più riconosciuto dalla madre. Gli unici mezzi di difesa che hanno questi cuccioli sono il mimetismo del manto e l’assenza di odori. Le femmine si allontanano, infatti, dai piccoli, in quanto la loro presenza potrebbe attrarre i possibili predatori, restando però nelle vicinanze per allattarli. La tutela di questo tenero animale dipende anche dalla nostra volontà di osservarlo alla giusta distanza evitando di disturbarlo.Il Capriolo italico (C. capreolus italicus), sottospecie del Capreolus capreolus, è un ungulato di piccole dimensioni, agile e grazioso appartenente alla famiglia dei Cervidi, presente solo in Italia. Predilige zone collocate a bassa quota (sotto i 1200 metri s.l.m., ma possiamo trovarlo anche fino a 2.000 metri s.l.m.) costituite da boschi aperti in cui il sottobosco sia fitto, intervallate da radure o zone cespugliose necessarie per la sua tranquillità.
Il mantello si presenta giallo-arancio vivo in estate e bruno-grigiastro in inverno. La coda è assente ma nella femmina possiamo notare la “falsa coda”, un ciuffo di peli bianchi che ricopre la vulva, situato al centro della macchia chiara a forma di cuore in sede perianale detta “specchio anale”, maggiormente visibile nel mantello invernale. Mentre la femmina è priva del trofeo (palco), il maschio possiede due corna con tre punte (oculare, vertice, stocco), chiamate palchi. Il trofeo cade da ottobre a dicembre e ricresce annualmente in primavera per essere utilizzato per le dispute territoriali prima della stagione degli amori, che va da metà luglio a fine agosto. La dieta di questo cervide varia a seconda dell’habitat e della stagione. Il capriolo, a causa delle modeste dimensioni del suo stomaco, è un brucatore selettivo che sceglie alimenti facilmente digeribili ricchi di nutrimento e a basso contenuto di fibra grezza quali gemme, fiori, frutta, tenere cortecce ed erbe. Considerato in passato un animale tendenzialmente solitario, il capriolo ha, in realtà, un’organizzazione sociale complessa. A differenza del maschio, che conduce un’esistenza solitaria per gran parte dell’anno, le femmine vivono in branchi diretti da una femmina dominante, composti in media da 3-7 individui, in cui i rapporti sociali sono ben definiti e strutturati.
Il capriolo può raggiungere un’età massima di 12-18 anni.
The Italic Roe (C. capreolus italicus), subspecies of capreolus capreolus, is a hoofed animal found only in Italy. It prefers areas located at low altitude with open woods where the undergrowth is thick, interspersed with clearings or bushy areas necessary for its tranquility. His coat is bright orange-yellow in summer and grayish brown in winter. The female has no horns, but the male has two horns that fall from October to December every year and grow back in the spring to be used for the territorial disputes before the mating season, which runs from mid-July to late August. The roe preferentially eats buds, flowers, fruits, tender barks and herbs. Unlike the male, who leads a solitary existence throughout the year, the females live in herds with a dominant female. With the arrival of summer, many people go walking in the woods and in June, the roe birth period, it is occasionally possible to discover a puppy lying in the vegetation. It’s important to remember not to touch it or to pick it, because the contact with man may endanger its survival! A single stroke can “brand it” with our smell, so that the puppy will no longer be recognized by its mother.
The protection of this tender animal also depends on our will to observe it at the right distance without disturbing it.
Una questione di odore
Con l’arrivo della bella stagione numerose persone si riversano nei boschi e nel mese di giugno, periodo delle nascite del capriolo, può capitare di imbattersi in un cucciolo solo adagiato nella vegetazione. Non bisogna assolutamente toccarlo o prelevarlo, poiché il contatto con l’uomo rischia di compromettere la sua sopravvivenza! Una sola carezza può “marchiarlo”
con il nostro odore e il piccolo non sarà più riconosciuto dalla madre. Gli unici mezzi di difesa che hanno questi cuccioli sono il mimetismo del manto e l’assenza di odori. Le femmine si allontanano, infatti, dai piccoli, in quanto la loro presenza potrebbe attrarre i possibili predatori, restando però nelle vicinanze per allattarli. La tutela di questo tenero animale dipende anche dalla nostra volontà di osservarlo alla giusta distanza evitando di disturbarlo.