I laghi di Percile, noti come “Lagustelli”, sono depressioni carsiche (doline) la cui origine è conseguenza del crollo del terreno sotto l’azione della dissoluzione sotterranea e del successivo processo di impermeabilizzazione con sedimenti argillosi provenienti dal dilavamento delle circostanti formazioni marnose e calcareo-marnose.
Il lago più grande, denominato Fraturno, ha una forma ellissoidale, con un diametro massimo nella stagione primaverile di 118 m, una superficie di circa 9.000 mq e una profondità di 16 m, raggiunta con un brusco aumento di pendenza del terreno a pochi metri dalla riva. Il lago più piccolo, denominato Marraone, ha una forma circolare, con un diametro di circa 40 m delimitato da pareti strapiombanti.
Il lago Marraone è alimentato da una sorgente a forte variabilità localizzata pochi metri sopra il livello massimo dell’acqua sul versante orientale, mentre per quanto riguarda il lago superiore si ritiene che riceva apporti idrici sotto la superficie dell’acqua. Entrambi i laghi non hanno emissari.

 

The lakes of Percile are karst depressions (sinkholes), whose origin is a consequence of the collapse of the soil under the action of the underground
dissolution and the subsequent process of sealing with clay sediments from the runoff of the surrounding limestone and marl formations.
The largest lake, called Fraturno, has an ellipsoidal shape with a maximum diameter of 118 m in the spring season, an area of about 9,000 square meters and a depth of 16 m, with a sharp increase in the slope of the ground a few meters from the shore. The smaller lake, called Marraone, has a circular shape with a diameter of about 40 m delimited by overhanging walls.
The lake Marraone is reached by the water of a high variability spring located a few meters above the maximum water level on the eastern side, while it is believed that the upper lake receives water supplies below the water surface. Both lakes have no outlets.
The Lakes area, according to the current Park plan, is classified as a highly protected area where no anthropic transformations are allowed.

 

La vegetazione
La facilità di accesso alle sponde del Lago Fraturno ha favorito la frequentazione da parte di visitatori e animali al pascolo brado, determinando un sensibile processo di degrado della vegetazione ripariale, fenomeno che, al contrario, non ha interessato le sponde del lago piccolo, per raggiungere le quali è necessario affrontare una discesa faticosa e pericolosa.
Sulle sponde settentrionali del Lago Fraturno sono stati piantumati in passato filari di pioppo cipressino (Populus nigra italica), sotto i quali si è sviluppata una vegetazione igrofila di cannuccia palustre (Phragmites australis). Lungo le restanti sponde si possono notare invece esemplari di pioppo bianco (Populus alba), equiseto (Equisitum ramosissimus), tifa (Typha latifolia), eleagno (Salix eleagnos) e salice delle capre (Salix caprea).
I versanti della depressione del Lago Marraone sono invece caratterizzati dalla presenza di un fitto bosco misto con carpino nero (Ostrya carpinifolia), acero campestre (Acer campestre), cerro (Quercus cerris) e nocciolo (Corylus avellana) e di alcune specie arbustive quali il biancospino (Crataegus monogyna), il corniolo (Cornus mas) e il ligustro (Ligustrum vulgare). Ma l’aspetto più interessante è costituito dalla presenza lungo le sponde limacciose di una rara graminacea, l’Heleòchloa alopecuroides Host.

 

Il regime di tutela
La Regione Lazio, su proposta del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, nel 2008 ha dichiarato l’area dei Lagustelli zona umida a protezione internazionale, in base a quanto previsto della Convenzione di Ramsar, documento sottoscritto da più di centocinquanta paesi avente per obiettivo la tutela delle zone umide.
L’area dei Lagustelli è, secondo il Piano di Asseto del Parco, zona di riserva integrale assoluta.