28/11/2017
Roma, CNR, 20 novembre 2017
Lunedì 20 novembre, in occasione della ricorrenza della Convenzione dell’Infanzia e della Adolescenza, si è svolto a Roma presso la sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Convegno internazionale "Il Consiglio dei Bambini – Perché le bambine e i bambini devono partecipare al governo delle Città?, nell’ambito del Progetto internazionale “La Città delle bambine e dei bambini” , organizzato dalla Regione Lazio (Direzione Capitale Naturale, Parchi e Aree Protette – Area Educazione, Informazione, Coinvolgimento sociale in materia Ambientale e di Sostenibilità), in collaborazione con l’Istituito di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR (ISTC–CNR).
Al convegno hanno partecipato rappresentanti di varie città italiane dove si svolgono i consigli e anche città della Spagna, Argentina, Perù.
Tutti i partecipanti hanno sottolineato l’importanza di dare voce alle bambine e ai bambini e rispettare i loro diritti. Loro non sono i “cittadini di domani”, ma cittadini dell’oggi, ha sottolineato Francesco Tonucci e hanno diritto ad essere ascoltati nell’ambito di una gestione partecipata delle città. Le bambine e i bambini a volte dicono cose molto profonde, magari giocando e spesso non si riconoscono nel mondo degli adulti pieno di problemi ambientali, ingiustizia sociale, guerre… Bisogna invece accettare la loro diversità anche come motore per il cambiamento. Costruire una cultura dell’infanzia non è facile e ci vuole coraggio, il cambiamento può andare contro gli adulti…
Per la Regione Lazio è intervenuto il Dr. Vito Consoli che ha parlato della Rete Regionale dei Consigli dei Ragazzi e delle Ragazze, nel momento in cui la Regione si sta candidando come punto di riferimento delle città aderenti al progetto internazionale.
Il Parco dei Monti Lucretili è stato invitato a partecipare per portare la propria esperienza del Consiglio delle Ragazze e dei Ragazzi che si è svolto durante l’anno scolastico 2013-2014 con oltre 800 partecipanti di tutte le scuole locali. Il lavoro svolto è stato illustrato dal Dr. Stefano Panzarasa, coordinatore del Servizio Educazione Ambientale, che ha presentato “Dalla parte della natura”, il piccolo libro che racconta l’esperienza didattica.
Per il Parco erano presenti anche Giuseppina Lodovisi (Serv. Comunicazione) e Laura Confaloni (Serv. Viglilanza)
Un grande ringraziamento a Francesco Tonucci per la grande opera che porta avanti da tanti anni in favore dei diritti delle bambine e dei bambini.
Per l’ottima realizzazione del Convegno si ringrazia infine la Regione Lazio e in particolare Vito Consoli (Direttore Direzione Capitale Naturale, Parchi e Aree Protette), Alessia Paplomatas e Marta Letizia (Dirigente e tecnico Area Educazione, Informazione, Coinvolgimento sociale in materia Ambientale e di Sostenibilità, insieme a Antonella Prisco, Daniela Renzi, Chiara Belingardi e Lorena Morachimo (Istituito di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR).
Di seguito una sintesi dell’intervento del Dr. S. Panzarasa.
CONVEGNO INTERNAZIONALE
“Perché le bambine e i bambini devono partecipare al governo delle città?”
Roma, CNR, 20 novembre 2017
Intervento del Dr. Stefano Panzarasa
(Coordinatore Servizio Educazione Ambientale – Parco N. R. dei Monti Lucretili
“DALLA PARTE DELLA NATURA – Il Consiglio delle Ragazze e dei Ragazzi del Parco dei Monti Lucretili (Proposte, idee, sogni e speranze)”
ABSTRACT
[…] di quell’orecchio verde
che cosa se ne fa?
[…] Ascolto quel che dicono gli uccelli,
le nuvole che passano, i sassi, i ruscelli.
Capisco anche i bambini quando dicono cose
che a un orecchio maturo sembrano misteriose. […]
(Gianni Rodari, da “Un signore maturo
con un orecchio acerbo”)
Un modo per avvicinare i giovani all’importanza della tutela della natura, a partire dai parchi e le riserve naturali, è quello di favorire la loro partecipazione nella gestione di queste aree, principalmente ascoltando quello che hanno da dire e proporre agli adulti, come ben spiegato da Gianni Rodari in una sua famosa filastrocca.
Nel Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili, tra le varie attività realizzate durante gli anni, nelle classi e nel territorio protetto a cura del Servizio Educazione Ambientale, è stato realizzato durante l’Anno Scolastico 2013-2014, il “Consiglio delle Ragazze e dei Ragazzi del Parco”. Questa attività, inserita nell’ambito del Programma di Educazione Ambientale e Formazione Ecologica che ormai ogni anno l’Ente propone alle scuole locali, ha coinvolto oltre 800 alunne e alunni delle scuole locali dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado.
Questo laboratorio (uno analogo era stato già realizzato durante l’A.S. 2003-2004), è servito anche per dare voce ad una categoria sociale che normalmente è ai margini della società, ma che invece non manca di ottime idee e proposte, giuste e interessanti dal punto di vista ecologico e sociale.
Sono infatti le bambine e i bambine (specialmente nei primi anni di età), le persone meno coinvolte dalla società antropocentrica dei consumi, della violenza, dello sfruttamento del pianeta, delle donne e degli animali (purtroppo l’età si abbassa sempre di più…), persone spesso “illuminate” capaci di suggerire con semplicità e profondità un diverso modo di vivere, ecocentrico, basato sulla consapevolezza ecologica nel rispetto della madre Terra e della connessione fra tutti gli esseri viventi (umani e non umani) insieme alle montagne, fiumi, valli, oceani, cielo…
E così (in ambedue le occasioni), durante i lavori in classe e nelle giornate conclusive, è stato chiesto ai partecipanti dei laboratori di esprimere le loro proposte, idee, sogni e speranze riguardanti il Parco, la sua gestione, la tutela della natura, i modi di vivere ecocompatibili, eccetera.
Le risposte avute, anche a dieci anni di distanza, sono state sempre molto interessanti e coerenti fra loro sia dal punto di vista tecnico-gestionale del Parco, sia nella proposta di un nuovo stile di vita più coerente con l’idea di parco, non solo come area dove tutelare la natura, ma anche come laboratorio di vita ecosostenibile. Ecco di seguito alcuni esempi insieme ad alcune realizzazioni delle proposte pervenute.
– Voglio andare al parco anch’io! (2004) – Richiesta di una bambina diversamente abile: acquisto Joëlette per trasporto in montagna persone con disabilità)
– Escursioni e pulizia sentieri (2004) – Attivato
– Carta dei Diritti degli animali (2004)
– Parlare con gli alberi (2004) – Richiesta di una bambina di scuola dell’infanzia. Attivato nuovo laboratorio educativo per le scuole locali.
– Sentieri attrezzati per disabili (realizzato Giardino dei Cinque Sensi, sede del Servizio Educazione Ambientale)
– Imparare dagli animali (2014)
– “Voglio essere un fiore e nessuno deve raccogliermi.” (2014) – Frase di una bambina della scuola dell’infanzia. Nel nuovo Piano di Assetto del Parco sono stati proposti dei Campi avventura intitolati “Voglio essere un fiore”.
– “Anche noi bambini abbiamo dei diritti, però nessuno ci ascolta e questo non è giusto.” (2014)
– “Io di questo parco vorrei cambiare poche cose perché è già bello com’è.” (2017)
– Fare un orto scolastico (2014) – Realizzato al Giardino dei Cinque Sensi.
– Corso per la realizzazione di oggetti con materiale di riciclo. (2014) – Attivato nuovo laboratorio educativo per le scuole locali.
– “Vorrei essere il portavoce degli animali.” (2014) – Lo ha fatto un bambino in occasione dell’incontro finale del Consiglio 2014.
– “Volare e riposare sulle nuvole.” (2014) – Realizzato come nuovo laboratorio con la classe proponente
– Costruire una capanna-ospedale per curare gli animali feriti.
Notizia del 28/11/2017