Il giorno 7 luglio 2013 il personale Guardiaparco dell’Ente Parco, durante l’attività di sorveglianza, ha avvistato tre esemplari di Tuffetto (Tachybaptus ruficollis), due adulti ed un immaturo,  all’interno del Lago Fraturno, nel complesso della Tenuta Demaniale Regionale “Foresta Lago” di Percile.
La presenza del giovane tuffetto attesta, come già in passato, l’avvenuta nidificazione da parte della coppia, mentre successive osservazioni hanno confermato anche la presenza di un Airone cenerino (Ardea cinerea) .
La notizia riveste particolare interesse ai fini naturalistici e di conservazione degli habitat naturali in quanto tale zona è riconosciuta dalla convezione internazionale “Ramsar” come zona umida utile alla migrazione e riproduzione della avifauna.
Continueranno, così come voluto dalle linee guida della direzione dell’Ente Parco, da parte del nucleo Guardiaparco la sorveglianza ed il monitoraggio su tutto il territorio.

 

 

TUFFETTO (Tachybaptus ruficollis)

Ordine: Podicipediformes  Famiglia: Podicipedidae
È il più piccolo e comune tra gli svassi che si possono osservare nel nostro Paese. Di carattere schivo, è difficile da vedere in volo. Ama sostare lungo le rive dei corsi d’acqua e degli stagni, dove spesso si nasconde tra la vegetazione delle sponde. All’improvviso, si immerge, per andare alla ricerca dei piccoli pesci, girini e invertebrati acquatici di cui si nutre, e se disturbato, si nasconde sott’acqua, tenendo fuori solo il capo.
Il Tuffetto presenta un corpo tondeggiante e un becco corto. La sua lunghezza non supera i 24-29 cm e l’apertura alare può raggiungere i 50 cm, mentre il peso può variare dai 140 ai 250 grammi. Maschio e femmina presentano una colorazione simile e non sono facilmente distinguibili tra loro: in abito nuziale i lati del capo e del collo assumono una colorazione rosso-castana, con una macchia giallastra alla base del becco; quando giunge l’inverno, la livrea si fa invece più chiara, bruno-grigiastra, e di colore più uniforme.
Con l’approssimarsi della fase riproduttiva, il Tuffetto preferisce sostare in zone umide d’acqua dolce, circondate da vegetazione palustre. Di solito si riproduce in coppie isolate o, al massimo, in piccoli raggruppamenti. Durante l’inverno, invece, predilige acque salmastre.
La nidificazione inizia a marzo, con la costruzione di tipici nidi “galleggianti”, dove la femmina depone da 4 a 6 uova, di colorazione biancastra. Per proteggere i pulcini dai predatori, il Tuffetto ricopre le uova con la vegetazione che recupera nell’ambiente circostante.
Diversamente dagli altri svassi, il Tuffetto si ciba principalmente di invertebrati come insetti e loro larve ma anche di crostacei, molluschi, girini e piccoli pesci, che il Tuffetto cattura immergendosi o nuotando in superficie, nonché di vegetali.

 

 

AIRONE CENERINO (Ardea cinerea)
Ordine: Ciconiformes Famiglia: Ardeidae
L’Airone cenerino è diffuso in Europa, Africa, Asia occidentale, orientale e Madagascar. È la specie di Airone che si spinge più a nord, tanto che in estate è possibile incontrarlo anche oltre il Circolo Polare Artico. In Italia la specie è parzialmente sedentaria e nidificante, dalle zone di pianura fino anche a 2000 metri sul livello del mare.
Ama le zone umide d’acqua dolce e le aree lagunari, nella maggior parte dei casi con ricca vegetazione ripariale, costituita da boschi di pioppo e salice.
Si distingue dagli altri aironi per le sue grandi dimensioni: da adulto può raggiungere infatti i 90-98 centimetri e il suo peso può variare da 1 a poco più di 2 kg. Anche l’apertura alare è molto ampia (fino a 170 cm).
Gli adulti presentano piume nere sul lungo collo e un ciuffo scuro sulla nuca; negli esemplari più giovani prevale un piumaggio più grigiastro. Zampe e becco sono gialli.
In volo il suo collo si ripiega, assumendo una tipica forma a “esse”.
Non essendo migratore a lungo raggio, inizia la costruzione del nido già nel mese di febbraio, dove depone in media 4-5 uova nel mese di marzo. Una volta venuti alla luce, i pulcini dell’Airone cenerino sono nutriti dalla madre per 50 giorni.
L’alimentazione della specie include pesci, rane, girini, bisce d’acqua, invertebrati e piccoli mammiferi.

 

GALLERIA  FOTOGRAFICA

 

Notizia del 17/07/2013