Pochi conoscono la chiesa ipogea, dedicata a S.Nicola, sorta probabilmente sulle vestigia di un antico mitreo, nell’attuale territorio dell’Inviolata nel Comune di Guidonia. L’accesso non risulta visibile dalla strada perché al di sotto del piano stradale. Una volta individuato il sito si scende attraverso un piccolo passaggio in uno spazio rettangolare a tre navate scavato nella parete di tufo. Ciò che colpisce subito l’attenzione sono gli affreschi del soffitto: suggestive stelle rosse in campo bianco, residui degli affreschi medievali, databili fra l’VIII e il XIII secolo, che probabilmente coprivano tutte le pareti. In fondo, nel luogo dove un tempo c’era l’altare, un pozzo di luce verticale illumina la sala. Un luogo misterioso e pieno di fascino che l’abbandono ha reso impraticabile e che rischierebbe di andare perduto. Attraverso una intensa attività di collaborazione tra la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l’Area metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale e il Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili è in fase di avvio il programma di recupero dell’intera area. La Legge regionale 10 agosto 2016 n. 12 ha affidato il Parco dell’Inviolata alla gestione del Parco Naturale regionale dei Monti Lucretili. Parallelamente il Decreto del 16 settembre 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 226 del 27.09.2016, ha pronunciato la dichiarazione di notevole interesse pubblico dei beni archeologici della zona imponendo a tutti gli attori una responsabilità di salvaguardia e tutela. Tale provvedimento è scaturito dalla necessità di preservare questa area che ha grande valore paesaggistico, archeologico nonché grande rilevanza storico-artistica. La particolare attenzione del Presidente Zingaretti ha portato allo stanziamento nell’ultimo Bilancio Regionale di un importo finalizzato alla salvaguardia e alla tutela del territorio in questione. A breve inizieranno i lavori di messa in sicurezza dell’ipogeo da parte della Soprintendenza ed a seguire il Parco si occuperà della sistemazione e della salvaguardia dell’area. ‘Siamo fiduciosi che in breve tempo” ha sostenuto stamattina il Presidente del Parco Barbara Vetturini “grazie anche al contributo della Soprintendenza questa area verrà finalmente messa in sicurezza ed potremo iniziare presto la valorizzazione del sito”.
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