Fungo omogeneo – leucosporeo – gregario

      • Cappello: dimensioni medie, emisferico, margine involuto, colore: dal bianco – beige al giallino, cuticola separabile.
      • Lamelle: biancastre, fitte, – adnate, basse, intervallate da lamellule, sono un quinto della carne del cappello. Spore bianche in massa.
      • Gambo: cilindrico, centrale, pruinoso, leggermente ingrossato alla base.
      • Carne: soda, bianca, profumo delicato di farina, sapore dolce.
      • Habitat: luoghi erbosi dei prati incolti sotto rosacee ma anche più raramente nei boschi. Primaverile fedele nelle zone di crescita.
      • Commestibilità: è ritenuto un eccellente commestibile anche per le qualità organolettiche.

Note: ottimo fungo dalla carne soda, abbondante e dal profumo delicato, la Calocybe gambosa cresce in primavera, sotto cespugli di rosacee.
Per l’ambiente di crescita è chiamata comunemente spinarolo.
Molto diffuso nel Lazio e nella zona dei Monti Lucretili è conosciuto con i nomi di spinarolo, fungo di San Giorgio, (San Giorgio 23 aprile) prugnolo, fungo della saetta per il modo di fruttificare ( a zig zag ).
A volte possiamo sentire l’odore nell’aria ancor prima di raccoglierlo, perchè nel cercarlo potemmo involontariamente calpestare qualche esemplare frantumandolo.

I raccoglitori dovranno conoscere bene questo fungo ( identificare con certezza il genere e la specie ) onde evitare di confonderlo con alcuni funghi tossici. Nel dubbio dovranno rivolgersi agli sportelli micologici che le ASL mettono a disposizione gratuitamente per la cernita. Non bisogna, sull’onda dell’entusiasmo, correre il rischio d’intossicazione.