GALLERIA FOTOGRAFICA

News dalla Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile e dalle attività di monitoraggio faunistico effettuate dagli Ornitologi della Stazione di Inanellamento, congiuntamente ai Guardiaparco del Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili, nell’ambito di una collaborazione tra le due Aree Protette del Lazio, voluta dai rispettivi Direttori, Dott. G. Berti e Dott.ssa L.Rinaldi.
Da circa un mese sei Gru (Grus grus) stazionano indisturbate nel territorio della Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile. Le si può scorgere nei cieli mentre si spostano da un lago all’altro della piana in un volo molto elegante oppure in sosta sui campi, magari in cerca di semi, vegetali, vermi, insetti o piccoli anfibi che costituiscono la loro dieta.
In Italia sono di passo, non più nidificanti ormai dai primi del Novecento.
Da diversi anni la Stazione Ornitologica della Riserva Naturale ha avviato un monitoraggio per seguire lo svernamento e la migrazione della specie all’interno dell’area protetta. Questo censimento ha portato al conteggio di diverse centinaia di Gru che ogni anno approfittano dell’habitat favorevole della Piana Reatina per riposare prima di affrontare il proseguo della lunga migrazione che le porta dalle aree di svernamento nel continente africano o nella penisola iberica, ai siti di nidificazione in Europa centro-settentrionale (il loro areale riproduttivo non si spinge più ad ovest di Norvegia e Danimarca) e viceversa.
Grazie al monitoraggio ed alla conta delle presenze di questi straordinari uccelli è stato possibile capire quali siano i terreni più idonei a favorire la sosta: lagune, zone aperte erbose e paludose, poco alberate e sempre poco distanti dall’acqua.
La specie risulta inserita nell’Allegato I della Direttiva Uccelli (79/409/CEE) e oggetto di tutela secondo l’art. 2 della Legge 157/92.
Nelle foto si possono vedere le sei Gru mentre stazionano in compagnia di un Airone cenerino (Ardea cinerea ) e di un Falco di palude (Circus aeruginosus). E’ possibile inoltre distinguere gli immaturi dalla colorazione del capo, bruna senza il caratteristico disegno bianco ai lati.
Foto di Laura Confaloni e Maurizio Sterpi

Notizia del 17/02/2016