COMUNICATO STAMPA DEL 06 MARZO 2015
DENUNCIATE TRE PERSONE PER BRACCONAGGIO

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Si intensificano i controlli di lotta al bracconaggio all’interno del Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili. Nonostante l’attività di caccia sia vietata e punita per legge all’interno dei Parchi Regionali, i Guardiaparco regionali dell’Ente Parco hanno intensificato i controlli territoriali usando metodologie investigative particolari, monitorando le aree più soggette al bracconaggio per oltre cinque mesi, raggiungendo il brillante risultato  dell’identificazione e della denuncia presso l’Autorità Giudiziaria competente di tre persone. Le attività, che sono ancora in corso e aumenteranno durante la prossima stagione venatoria, hanno portato di recente anche alla scoperta di zone boschive invase dai cosiddetti lacci, strumenti di cattura illecita della fauna selvatica a forma di cappi d’acciaio con nodi scorsoi, ove l’animale passando resta imprigionato e muore soffrendo nel tentativo di liberarsi. Interventi mirati sono stati dedicati, oltre alla rimozione dei lacci di cattura, alla mappatura dettagliata delle zone sensibili, alla verifica di autoveicoli, ma anche alla individuazione e distruzione di numerose altane, piccole torrette costruite sugli alberi ad una certa altezza, ove il bracconiere si apposta per sparare al di sopra di animali quali lupi, cinghiali, caprioli, istrici, tassi ecc.
Bisogna ricordare e ribadire con fermezza che la difesa dell’ambiente è un valore che accomuna tutti i cittadini ed è garanzia di vita per le future generazioni.
Combattere il bracconaggio significa anche difendere l’attività venatoria sportiva da molti frequentata e contrastare anche il fenomeno della macellazione, vendita e commercializzazione di cacciagione illegale fuori da ogni controllo sanitario e sano commercio.  
Notizia del 09/03/2015