La Via Francigena di S.Francesco e i pellegrinaggi dei Monti Lucretili

  La Via Francigena di San Francesco è un itinerario che ripercorre i luoghi a cui è legata la vita del Santo. Il percorso, nato su iniziativa dell’Azienda di Promozione Turistica di Rieti, si ricollega al Cammino di Francesco nella Valle Santa Reatina (lungo circa 80 km), integrandolo con un ulteriore tratto di 100 km fino a Roma, un collegamento fra la conca reatina e la chiesa di San Francesco a Ripa, particolarmente cara al Santo. Venuto a Roma per ricevere l’approvazione di Papa Onorio III, in questa chiesa dimorò e qui tornò altre volte, richiamato dal legame affettivo per questo luogo. Nel cammino tra Rieti e Roma, dopo aver superato i borghi di San Giovanni Reatino, Ornaro Basso, Torricella in Sabina, Poggio San Lorenzo e Monteleone Sabino, si passa per le pendici dei Monti Lucretili, attraversando il centro storico di Poggio Moiano. Da qui si possono seguire due percorsi paralleli che si ricongiungono al borgo di Acquaviva di Nerola. Il primo dei due percorsi passa per Ponticelli di Scandriglia, mentre l’altro devia verso l’Abbazia di Farfa, passando per Osteria Nuova e Toffia. L’itinerario fino a Roma prosegue poi lungo un percorso unico passando per Montelibretti, Monterotondo e la Riserva Naturale della Marcigliana.

The Via Francigena of St. Francis is a route that runs through the places linked to the life of St. Francis. The route, born on the initiative of the Tourist Office of Rieti, is linked to the S. Francis path in the Holy Valley of Rieti (about 80 km long), integrating it with another path 100 km long going to Rome, a link between the Rieti valley and the church of San Francesco a Ripa in Rome, particularly loved by the saint. On the way between Rieti and Rome, the path passes by the slopes of the Monti Lucretili, crossing the historical center of Poggio Moiano from where it is possible to follow two parallel paths, one passing from Ponticelli di Scandriglia the other goimg to the Abbey of Farfa, which join the village of Acquaviva di Nerola.

La religiosità dei Monti Lucretili
La spiritualità della gente che vive sull’Appennino ha le proprie radici nel rapporto talvolta difficile con la natura aspra di questi monti, in un silenzio non sempre solo scandito dal naturale mutare delle stagioni in un ambiente incontaminato, ma che spesso, purtroppo, è anche stato il segno di un drammatico isolamento.
La storia di questi luoghi è segnata dalla nascita di culti mariani legati alle attività che garantivano il sostentamento economico degli abitanti, forme di devozione della Vergine Maria, protettrice contro le avversità, che hanno smesso di esistere nel momento in cui le stesse attività non sono state più praticate. In particolare, la memoria torna al culto della Madonna della Neve, ancora molto vivo alla fine del ‘700.
Ma su queste montagne vi è anche una spiritualità legata a particolari luoghi che hanno assunto per ragioni diverse una forte valenza simbolica, spesso legati alla figura di alcuni santi, e in cui sono nati santuari meta ogni anno di processioni e pellegrinaggi. Il pellegrinaggio più noto e probabilmente maggiormente sentito dalle popolazioni locali è quello che si svolge ogni anno nel mese di maggio verso il Santuario della S.S. Trinità di Vallepietra, distante più di un centinaio di chilometri da Vicovaro (il paese più vicino) e dai paesi della Valle del Licenza; nonostante l’elevata distanza, la partecipazione è sempre molto alta.
Ma vi è anche un pellegrinaggio interno al territorio del Parco che si svolge la prima e l’ultima domenica di maggio, il 2 luglio e la settimana che precede Natale tra la chiesa parrocchiale di Orvinio e il Santuario di Vallebuona. Altro pellegrinaggio esterno è quello che ogni anno si ripete da San Polo dei Cavalieri verso il santuario della Madonna del Buon Consiglio a Genazzano.