I Lagustelli di Percile
- Punto di partenza : Percile (575 m)
- Tempo di percorrenza : 2 ore 40 minuti
- Dislivello : 200 m
- Segnavia : rosso-bianco-rosso n. 307
- Difficoltà : nessuna; l’itinerario segue per buona parte una carrareccia, solo un piccolo tratto per raggiungere e superare il sito medievale di Castel del Lago (Rovine Morella, IGMI) richiede attenzione per la fitta vegetazione
- Massima altitudine :
- Dove nei Monti Lucretili : l’itinerario può essere intrapreso dal centro di Percile o può iniziare dal cancello di accesso alla azienda agricola regionale “Lago” raggiungibile dal paese (4 km ca.) su strada bianca (2 ore a.r. a piedi)
- Come arrivare alla partenza :
PERIODO CONSIGLIATO:
tutto l’anno, preferibilmente durante la ripresa vegetativa.
Una morfologia dolce definisce questo settore del Parco che costituisce il confine sud-orientale dei Monti Lucretili. Un balcone sulla valle dell’Aniene, del suo tributario torrente Licenza e verso il gruppo dei Monti Ruffi-Prenestini in un ambiente dominato da formazioni forestali governate a ceduo, pascoli cespugliati e pascoli. Inaspettatamente in questo paesaggio piuttosto uniforme si aprono dei corpi idrici, due laghetti che costituiscono uno degli elementi di maggiore interesse dell’intero ambito protetto.
Dal piccolo e ben conservato borgo di Percile si prende la strada che conduce alla azienda “Lago” appartenente al demanio regionale. Con l’auto la carrareccia può essere percorsa fino al cancello di entrata alla azienda (4 Km circa dal paese, località Porcareccia, IGMI) dove è previsto il parcheggio per iniziare l’itinerario. Per accedere bisogna seguire sulla sinistra il sentiero che permette di entrare dopo qualche decina di metri nell’area recintata attraverso un varco appositamente realizzato per i visitatori.
L’area, con un estensione di 785 ettari, ricade in una azienda di proprietà del Demanio dello Stato trasferita alla Regione Lazio (Demanio Regionale) con la legge 16 maggio 1970, n.281 (D.M. 14 agosto 1974). Solo la porzione amministrata dal comune di Percile è inclusa all’interno del perimetro del Parco dei Monti Lucretili, ne rimane esclusa quella del comune di Vallinfreda. Attualmente è in concessione ad una cooperativa che gestisce una azienda zootecnica. Superato il varco si accede direttamente alla carrareccia che conduce fino ai lagustelli; l’ambiente è dominato da ampie zone pascolive a valle mentre le pendici di Colle Morello sono ricoperte da formazioni poco sviluppate del ceduo misto. Si tratta di boschi a prevalenza di roverella, cerro, carpino nero e orniello che si impostano su suoli dove la matrice è prevalentemente calcareo-marnosa ad una quota compresa tra i 780 e i 900 m. I pascoli cespugliati sono inframezzati da prugnoli, biancospini, rovi e rose selvatiche. La configurazione del bosco e del pascolo cespugliato denota una prolungata gestione del territorio a pascolo di bovini allo stato semi-brado; le razze rustiche, come la maremmana ad esempio, prediligono le aree nelle quali possono cibarsi anche di germogli di alberi e arbusti. Qui come in buona parte del territorio montano si riscontrano le labili tracce degli insediamenti temporanei di età repubblicana legati alle economie silvo-pastorali; si tratta di piccole concentrazioni di materiale ceramico e lateizi che tradiscono la presenza di “accampamenti” testimoni dell’antico uso del suolo. Percorrendo l’itinerario, sempre sulla carrareccia, si superano i resti sulla sinistra di vecchie strutture murarie (toponimo IGMI “Capanne di S.Oliva”) per poi proseguire nel tratto che da un ambiente aperto permette di addentrarsi nel bosco fino ad incontrare il primo dei due laghetti. Per raggiungere e scorgere il lago bisogna superare la recinzione che lo separa sulla sinistra dalla strada; la visione del bacino è estremamente suggestiva soprattutto nel periodo della ripresa vegetativa per l’intricato aspetto dell’intero “pozzo”.