Prosegue la collaborazione nella ricerca naturalistica e nella tutela della fauna selvatica fra le aree protette del Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili e la Riserva Naturale Regionale dei Laghi Lungo e Ripasottile.
Il giorno 18 dicembre 2015, nel corso di una sessione di inanellamento presso la Stazione Ornitologica sita sulle rive del Lago di Ripasottile (Colli sul Velino – Ri), gli inanellatori e i guardiaparco sono stati contattati da due collaboratori della Riserva che segnalavano il ritrovamento di un esemplare di poiana (buteo buteo, famiglia degli Accipitridi), rinvenuta a terra in un campo, fortemente debilitata.  Al momento della consegna, l’ornitologo Maurizio Sterpi di fatto constatava al tatto l’evidente mancanza di muscolo sullo sterno  dell’animale, e notava subito una scarsa reattività da parte del rapace. Di comune accordo, ritenendo che le condizioni della poiana fossero abbastanza preoccupanti, Guardiaparco e Ornitologi decidevano di portarla con urgenza al Parco Faunistico Piano dell’Abatino, per affidarla alle cure del Dott. Antonio De Marco e della Veterinaria che assiste la struttura.
Gli stessi riscontravano il forte stato di debilitazione dell’animale, oltre ad una infestazione di parassiti ematofagi che spesso contribuiscono non poco  all’indebolimento di questi uccelli selvatici. Ricevuti dunque liquidi, vitamine, antibiotico e antiparassitario, la Poiana veniva ricoverata presso le voliere del Parco Faunistico, in attesa e nella speranza che, grazie alle cure del centro di recupero, possa essere nuovamente rilasciata libera in natura nella Riserva di provenienza.
Le campagne (loro territorio di caccia) con alternanza di boschi (siti di nidificazione) costituiscono l’habitat preferito della specie, che si adatta meglio di altri rapaci alle trasformazioni dell’ambiente causate dall’uomo. Tuttavia,  sebbene sia tra le specie ornitiche una delle più diffuse sul territorio nazionale, la Poiana, in quanto rapace diurno, è definita “particolarmente protetta” ai sensi dell’art.2 c. 1 lett.b) della L. n.157/92 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio), e di fatto ne sono vietati l’abbattimento, la cattura o la detenzione.

Notizia del 12/01/2015